Catania, la Porta delle Farfalle del mecenate Presti
La “Porta delle Farfalle”, ideata dal mecenate siciliano Antonio Presti, è in fase di realizzazione a Catania, nel difficile quartiere di Librino. Si tratta della più grande scultura al mondo in bassorilievo ceramico, lunga un chilometro e mezzo. Ma è soprattutto un grande progetto di inclusione sociale e condivisione di bellezza, condiviso fino ad oggi da oltre 15mila persone. L’obiettivo è trasformare un anonimo muro della periferia catanese in una ‘Porta nel grembo della Grande Madre’. I laboratori artistici e didattici, che coinvolgono mamme e alunni, sono in corso proprio in queste settimane.
LA PORTA DELLE FARFALLE
La nuova Opera, che vede la luce dopo oltre 15 anni dalla realizzazione della “Porta della Bellezza”, sarà realizzata sul muro di cemento dell’Asse attrezzato, alto 8 e lungo un chilometro e mezzo, che divide come una ferita il quartiere. Durante i laboratori i giovani modellano l’argilla, fissando indelebilmente i loro pensieri, nati da riflessioni comuni, dalla ricerca di significati profondi, dall’analisi di questo presente e dalla proiezione della loro esistenza verso il futuro. Come tasselli di un grande puzzle che compone le vite di tutti, un domani queste forme di terracotta faranno parte della più grande scultura in bassorilievo ceramico al mondo.
SIMBOLO DI RINASCITA
«L’arma più potente che abbiamo a disposizione è il Sapere – afferma Antonio Presti – la conoscenza rende liberi, l’ignoranza ci sottomette in una condizione di schiavitù. Ma la vera cura dell’anima è il Sogno. Che insieme al desiderio e alla gratitudine può sconfiggere paure e incertezze. È questo il messaggio che sto cercando di trasferire ai giovani che in questi mesi stanno partecipando ai laboratori con grande passione, energia, speranza. Un lungo lavoro con artisti, architetti e licei artistici della Sicilia, che coinvolge anche le mamme e che rappresenta di fatto una risposta Politica di come l’Arte riesca a restituire riappropriazione del territorio e nuova identità. Non smetterò mai di ringraziare gli abitanti del quartiere, che da sempre accolgono le iniziative della Fondazione con grande impegno e con slancio. Il rispetto porta rispetto. Ed oggi, in nome del ringraziamento, continua questo sodalizio con Librino e la sua gente».
Da Villa Maria puoi raggiungere comodamente Catania in auto e in treno (la stazione ferroviaria dista pochissimi metri) in circa 20 minuti.