Morgantina, affascinante area archeologica della Sicilia
Morgantina rappresenta uno dei siti archeologici più interessanti della Sicilia. Le antiche rovine sorgono ad Aidone, tranquillo borgo collinare della provincia di Enna. Nell’area Archeologica di Morgantina sono recentemente rientrati, dopo un lungo contenzioso legale tra l’Italia e gli Usa, alcuni importantissimi reperti archeologici come la famosa Venere, gli Acroliti di Demetra e Kore e gli splendidi argenti di Morgantina, trafugati durante scavi clandestini. Oggi questi reperti dono custoditi nel Museo Archeologico di Aidone. Nell’850 d.c. i morgeti avrebbero fondato un antico insediamento sul monte Cittadella. Il sito venne prima distrutto da Ippocrate, il tiranno di Gela, e poi conquistato, anni dopo, da Dioniso I, il tiranno di Siracusa.
L’AREA ARCHEOLOGICA DI MORGANTINA
I primi resti sono stati scoperti alla fine del XIX secolo dall’archeologo Paolo Orsi. Il sito, soprannominato piccola Pompei, presenta al centro un’agorà su due livelli, quello inferiore riservato ai riti sacri, quello superiore per fini commerciali e pubblici. Al livello superiore, sede del mercato sono ancora visibili i muri che separavano le botteghe. Sulla gradinata sedeva la popolazione durante le assemblee pubbliche. Nel livello inferiore si svolgevano le rappresentazioni teatrali, che potevano ospitare circa mille spettatori. Interessanti anche i quartieri residenziali, testimoniati dalle elaborate decorazioni murali e dai raffinati mosaici. Accanto al teatro greco si trova il granaio pubblico, risalente al III sec. a.C, con i resti di due fornaci che provano l’esistenza di fabbriche di vasi in ceramica.
LA VENERE DI MORGANTINA
Trafugata nella seconda metà del ‘900 e venduta al Paul Getty Museum di Los Angeles, la Venere di Morgantina è stata restituita all’Italia nel 2011. Si tratta di una statua in marmo e tufo calcareo, scolpita tra il 425 a.C. et le 400 a.C. da un discepolo di Fidia. Secondo gli archeologi non rappresenterebbe la dea Venere, ma Demetra o la figlia Persefone. Altro importante reperto da poco restituito dal Metropolitan Museum di New York alla Regione Siciliana è il Tesoro di Morgantina, formato da 15 pezzi in argento del III secolo a.c. I pezzi d’argento, d’epoca ellenistica, oggi si possono ammirare nella nuova sezione espositiva del museo archeologico di Aidone, vicino agli acroliti di Demetra e Kore, restituiti dal Bayly Art Museum della Virginia University nel dicembre del 2009. Altro pezzo di grande valore custodito nel Museo di Aidone è la Testa di Ade, detta anche Barbablù.
Il sito archeologico, raggiungibile solo in automobile, dista da Villa Maria un’ora e mezza.