Giardini Naxos, al Parco archeologico la mostra di Claudio Palmieri
E’ stata inaugurata la scorsa settimana nell’area archeologica del Parco di Naxos, la mostra “Claudio Palmieri. Pieghe del tempo”. Diciannove le opere, tra sculture e installazioni, che ripercorrono trentasei anni di attività dell’artista romano, dal 1987 ad oggi. La mostra, allestita nell’area verde che introduce al Museo archeologico di Naxos, sarà visitabile fino al prossimo 30 settembre, tutti i giorni, dalle 9 alle 19. Il costo del biglietto resta invariato: intero 4 euro, ridotto 2 euro. Info www.parconaxostaormina.com
LA MOSTRA
Il titolo “Pieghe del tempo” evoca l’idea di una stratificazione temporale connessa con il gesto creativo, che si esprime nel contatto fisico della mano con la materia. E’ questo un aspetto caratteristico della poetica di Claudio Palmieri, da sempre orientato allo sperimentalismo e alla contaminazione di tecniche e generi diversi. Che si tratti di pigmento pittorico, ceramica, plastica, metallo o altro, la materia si piega sotto una gestualità sapiente e istintiva e dà vita a concrezioni che ricordano residui geologici, ritrovamenti fossili, tracce biomorfiche.
All’ombra dell’Etna, i brani di natura simulata a cui l’artista dà vita instaurano un dialogo con i tempi lunghi delle ere geologiche e dei cataclismi naturali.
La materia informe si confronta sempre nelle sculture di Palmieri con una esigenza architettonica, in un cortocircuito tra istinto e razionalità, tra pulsione emozionale e rigore strutturale. L’artista contesta non solo l’impianto tradizionale del monumento isolato nello spazio, ma anche il dogma della regolarità geometrica dei piani costruttivi. Le sue strutture, aperte nello spazio, leggere e dinamiche, restituiscono la sensazione di un momento bloccato in un processo di trasformazione continua.
CLAUDIO PALMIERI
Nato a Roma nel 1955, si forma con il pittore futurista Mino Delle Site e si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma. Dopo un esordio in ambito informale, la sua ricerca si orienta verso una pittura e scultura polimateriche, aperta anche a elaborazioni fotografiche. Il suo lavoro, sempre caratterizzato dalla sperimentazione e contaminazione dei linguaggi, lo porta a realizzare anche performance di scultore sonore. Negli anni Ottanta Palmieri partecipa al clima della Nuova Scuola Romana attorno alla Galleria L’Attico di Fabio Sargentini. Lì espone la prima volta nel 1985 e due anni dopo esordisce come scultore. Dopo la mostra alla Annina Nosei Gallery di New York e la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1986, viene incluso in importanti mostre collettive generazionali.
In auto puoi raggiungere il Teatro della Nike a Giardini Naxos da Villa Maria in circa 20 minuti. Con il treno, invece, in appena 20 minuti (la stazione ferroviaria dista pochi metri dalla struttura).